Omicidio in limonaia

Tignale 10 luglio 1955

Quel pomeriggio speciale, in quel giorno di festa, per la ricorrenza della madonna del porto, nel giardino di limoni, dove come di consueto la domenica pomeriggio era usanza fermarsi per qualche ora a leggere qualche novella, a chiacchierare con qualche amico o a passeggiare tra gli agrumi aspettando sera... tra i continui scoppi di mortaretti e di petardi in attesa della processione della sera, un colpo sembro più forte degli atri… Si fermarono tutti, come colpiti da un soffio di aria fredda, in una calda domenica di luglio, ma dopo qualche secondo tutto proseguì tranquillamente, tra i le risate dei bambini e le imprecazioni di qualche operante fuori dalla limonaia attento a fissare la statua della madonna sul portantino, che verrà issato sulle spalle dei giovani Tignalesi durante la processione. 

Dopo qualche minuto un urlo interruppe quel momento di festa domenicale.... La sig.ra Margherita detta "Margì" che con la nipotina stava passeggiando, trova il corpo esanime del sig. Erminio Cadregoni, quasi nascosto tra le piante di limoni, addossato alla muraglia di cinta nella parte nord della limonaia. Il Cadregoni era un turista quarantaseienne milanese, che da qualche anno però aveva scelto la località Gardesana di Tignale dove trasferirsi per vivere. Lo conoscevano un po' tutti in paese, anche perché era originario di queste parti, ricco quanto basta, arrivava al paese a bordo della sua fiat125 verde. Spesso accompagnato da bellissime donne, con abiti alla moda, che attiravano gli sguardi invidiosi delle ragazze del paese.


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